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12 febbraio 2010

AUTOBIOGRAFIA DI UN SOGNO L.A. +5

Dove ero io, mentre te ne andavi, mentre forte di vene d asfalto e giornate senza fine rotolavi fino all'Oceano,
dove ero io dove ero IO

05 febbraio 2010

AUTOBIOGRAFIA DI UN SOGNO L.A. - 1

il tempo di una giornata piovosa se ne va, meno uno a L.A.
Sono andato in libreria, ho comprato la Lonely della California, ho visto che il mio scrittore preferito di quando ero raga, Ellroy, è uscito con il suo nuovo libro. Irresistibile.
Ho resistito, perchè domani vado ad L.A. e lasciarlo qui da leggere è un motivo in più per tornare.
FAccio cose per prepararmi, anche se vorrei andarmene e basta, saltare su e sia quel che sia...
41 € di bollo per aver diritto ad uscire da un paese che con le mie tasse contribuisco a tenere in piedi è una bella mazzata sui denti.
Sorrido lo stesso, perchè ho i denti forti.
Se fumassi ancora non avrei dubbi: Lucky. Ma ho smesso, e così mi tocca subire questa pioggia e guidare piano.
Domani si VOLA. Ho salutato mio padre, i suoi capelli brizzolati sulle tempie, i suoi occhi stanchi a qualsiasi ora, la sua pelle di piccole macchie e rughe, sono uscito dall'ufficio e ho sceso le scale senza voltarmi indietro mai. "Mi raccomando, torna" ha detto lui. Sono stato zitto, sono stato zitto, sono stato zitto e sono uscito nel grigio e nel vento umido che di traverso spazzava il portico e lì ho sentito le lacrime bussare. Ho pensato, si, ma tu resta. Ho sentito di avere tanto, ed ho capito che l'uomo poi è tutto qui, da sempre, tra viaggi meravigliosi e la paura, tra la voglia di tornare e quella di andare solo avanti fino alla fine del mondo, da sempre. Ho pensato ai greci, ai Romani, a tutti quelli che non hanno niente da avere mai e vanno avanti lo stesso. A mio nonno che da una sedia a rotelle mi parlava di Marco Polo e del Milione, e al fatto che se MArco Polo non fosse finito in carcere a Genova con uno che sapeva ben scrivere e ne aveva voglia, mio nonno avrebbe dovuto consigliarmi un altro libro da leggere, e non il Milione; ma so che lo avrebbe trovato, perchè gli piaceva viaggiare, guardava Star- Trek, e sapeva il valore di un libro. Ho nascosto la paura di perdere qualcosa in questo viaggio dentro la speranza di ritrovare me. Ruvido e scomodo. Domani si VOLA. DEvo scegliere i libri che mi accompagneranno... in lista: 49 racconti, Moby dick, Mattatoio n.5, Blood Meridian, Il buio oltre la siepe, le mille e una morte, il diario di eva, quella sera dorata... Di ogni sogno un viaggio e di ogni viaggio vita.

03 febbraio 2010

guida poco

Guida POCO che devi BERE

01 febbraio 2010

Tra comodino e scrivania

il Signore

Sono io il Signore del mio destino, il capitano della mia anima.

AUTOBIOGRAFIA DI UN SOGNO. LOS ANGELES, -5


-5

Versane un altro, e Sogna. OGGI, non DOMANI. Sogna OGGI, non DOMANI.

Lo so. Lascia. Smettila.
Pago io, pago io.
Certo che ho paura. Ho ANCHE paura. Ma vuoi mettere?
Quella mappa è INFEDELE, e avida di dimensioni reali. Smettila.

Macchè perdersi. Ho il Gps a piastrine, per trovare il Nord del tuo cuore.

Rimanere. Sempre rimanere.

Sogno in penombra, tavole da SURF ed Highway, asfalto e finestrini abbassati.

AUTOBIOGRAFIA DI UN SOGNO.

5 anni. Una vita, la mia vita. Ho avuto tane da cui non mi sarei allontanato mai, ma morivo di FAME, in quel letargo insonne e senza oblio, per giorni e giorni ed ora sono qui.

Sottovoce, Sottovento, Sottoveste, Sottosotto, brucia.

-5 giorni ad L.A. La mia prima L.A.: L.A. Confidential.

C’ho il Coraggio arrugignito, ed occhi lindi da strusciare.

Senti come tira.

Non c'è nessun altro posto al mondo come un molo per accorgersi di vivere ormai nel ricordo o nel sogno: o aventi o indetro, nessun presente. Su quattro assi marcite, appesi al baratro di un orizzonte nuovo lontano e finito, dindon; dove sei? VILE.

Fermo mai. Fermo qui, alla finestra, in un lunedì take away senza mancia nè resto, le lontane, bianche, mattutine, DOLOMITI negli occhi, la tua voce così diversa che non ricordo, mio padre con il caffè pronto che parla al mio corpo, e non vede che non ci sono già più.

MenevadoaLosAngelesperdavverostavolta

Hai ragione, c’ho già provato. Ho fallito

Basta poco a sentirsi un Bluff riuscito.

Basta poco a vedersi Vivo, dentro un sogno a trazione integrale.

Butta giù.

È lì il limone.

Vado SOLO, non c’è altro modo di andare. Margarita in colonna come lune piene.

Dammene un altro. Dopo, pago dopo.
Mi si stringe lo sguardo a restare: meglio RANDAGIO, meglio uno con la barba incolta, nella luce incerta del tramonto.

Non ho mai avuto nemmeno il coraggio di restare.
OGGI non DOMANI.

com’è che si scrive yess?

Vai Vai,scrivo a casa, si.

Io sono uno che a casa ci torna.