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29 novembre 2010

Quella tua foto - Saudade

Quando guardo quella tua foto, capelli al vento, l’infinito mare indaco che s’agita oltre le tue spalle nude, io, quasi, sento ammaliarmi l’agrodolce nostalgia di quel destino che verrà, e che non è stato ancora. E' tutto lì, in quello scatto, in quella penombra estiva, ed io lo vedo.
Quando guardo quella foto, in cui sei tu, bella, le tue labbra buone a baciare il nulla che ci separa, libera e felice più che in ogni altro momento, forse, io, io  vedo i tempi che verranno e che attraverseremo, che segneranno i nostri zigomi e sfiancheranno le nostre speranze. Come tracce d’un passaggio ancora in divenire ma che attimo dopo attimo riconosce una rotta già segnata, lì, io li vedo.
Risate di voci familiari in giardino, le sciarpe ad asciugare sul termosifone, piccole ombre di vino rosso nel ventre largo dei calici; biglietti di viaggi consumati ad invecchiar tra le pagine dei libri buoni, la ghiaia che si compatta sotto il divenir di passi lenti, le albe scure ed incerte di novembre, ed ogni briciola di quel che sapremo esser stato e che rimarrà sulla tovaglia quando, prima o poi, toccherà alzarci ed andare.
Quando guardo quella foto di te sospesa, giovane, fiorire nei colori morbidi del tramonto che appena incominciava ad incendiare l’orizzonte placido, io mi sento a casa, finalmente, al riparo. Stremato e fiero, immobile, per un istante, pronto alla guerra ma quieto. In pace, per il tempo d’uno scatto.

17 novembre 2010

Guarda il dito

Polemica Saviano/ Maroni/ Lega.
io che l’intervento l’ho visto in diretta e non tagliato dai TG o montato ad arte in qualche rotocalco devo dire che la polemica non ha alcun fondamento: che la Mafia cerchi referenti politici è ovvio, che li cerchi tra i partiti di maggioranza è altrettanto ovvio, che ove la maggioranza è leghista possa essere che cerchi un contatto leghista mi pare altrettanto lineare.
Certo difficile che cerchi contatto con i partitini di eterna minoranza se vuole arrivare agli appalti….
Il che non significa che tutto il movimento leghista faccia da sponda, cosa che Saviano si è ben guardato dal dire. Ha anche aggiunto che il soggetto coinvolto non è nemmeno indagato.
Mi pare che qui tra la luna ed il dito, si guarda il dito… sempre il dito.
Ma ci sarà la Luna?

Notizia del giorno: il DG Rai, a seguito di un referendum interno, è stato “sfiduciato” dal 94% dei dipendenti. Come si cantava a Ok il prezzo è giusto: cento, cento, cento....

16 novembre 2010

NOTE PER LA POSSIBILE RIVOLUZIONE ... Questione di arrivi

Mentre guidavo pensavo che non avremo futuro come singoli, come comunità, come Nazione, se i giovanissimi, i giovani, e i vecchi giovani ( quelli sotto i 35 insomma), non taglieranno il cordone ombelicale e faranno da sé.
Il patto generazionale non può vederci sempre a fare la parte del combustibile della locomotiva.
Pensavo che se il potere passa per il Parlamento ed il Governo, lì bisogna andare.
Ci vorrebbe un partito Under 35-40, che smascheri gli Over, quelli che la loro partita l’han già giocata e fin qui ci hanno trascinato e son solo tesi a gestire e conservare; che li smascheri, semplicemente, quotidianamente.
Le altre barzellette, poveri contro ricchi, destra  contro sinistra, potremmo lasciarle a loro.
Giovani e semigiovani contro i vecchi, non nel paese ma solo lì dove si gestisce il potere.
Giovani. Votare per altri non ha senso, forse non lo ha mai avuto, ma ora lo ha ancora meno. Come può uno di venticinque anni pensare che un settantenne tuteli anche i suoi interessi?
Al semaforo mi son detto che il ragionamento è semplice, e quindi non funziona.
Certo, solo chi ha fame di futuro può perseguire strade ed obiettivi che a quel futuro lo facciano arrivare; solo chi si deve subire questo sistema tutti i giorni “dal basso” sa cosa cambiare in fretta prima che tutto esploda; solo chi non ha niente da perdere e tutto da costruire può liberamente decidere nuove direzioni, ed avere il coraggio di perseguirle e di rompere equilibri; solo chi un domani che non si esaurisce ai prossimi 5 minuti ce l’ha può immaginare modi alternativi di vivere il presente senza attendere che sia passato.
Non funziona, mi sono detto. Chiaro, semplice, demagogico.
Chi è “arrivato” faccia gli interessi di chi è “arrivato”, come lui.
Chi deve “arrivare” faccia gli interessi di chi deve “arrivare”.
Come per tante altre cose nella vita, alla fine si tratta di una questione di arrivi, e di partenze.
Sempre guidando, imbottigliato a respirare smog velenosi, tra picchi di 48-50 km/h e rallentamenti sotto i 20 Km/H, ho riflettuto anche sul dato che l’esasperazione monta, e tra un po’ qualcuno vorrà fare con la forza.
Bello sarebbe trasformare la Camera dei deputati nella camera degli Under; non per legge ma per via elettorale.  Che gli Over stiano al Senato ( ove tra l’altro un Under 40 è ineleggibile). In fondo un Under che votasse un Under farebbe l’unica cosa sensata. Non Under ammansiti ed inoffensivi, gente con le palle, che non si occupi di altri temi se non quelli che ci porteranno al domani ( ambiente, antitrust, legalità, sicurezza, Case popolari, sovvenzioni alle giovani famiglie, istruzione di qualità, merito) creando una vera e propria lobbies degli Under. Anche le tecnologie potrebbero darci una mano. Chiarezza e trasparenza e interscambio non sarebbero poi difficili.
Rivoluzioni semplici, quasi a costo zero.
Mi chiedevo dove potremmo arrivare se l’ago della bilancia fossero i Giovani, per la prima volta, in questo Paese sgangherato; dove potremmo arrivare??? Troppo semplice, non funzionerà mai, e poi son discorsi vechi, mi sono detto.
Poi sono arrivato, ho parcheggiato, fuori pioveva come fa da giorni e giorni e giorni.
Non può piovere per sempre.
Comunque c'è poco altro che funziona.
Già, ma da dove cominciare?

04 novembre 2010

Un po' di pioggia e la locomotiva affonda..lutto privato

Vicenza- centro cittadino

Quel che sarebbe bello e giusto e onorevole sarebbe ascoltare un po' di mea culpa, e di scuse.
Poi, poi indagini implacabili su chi ha sbagliato e su che cosa non è stato fatto, per farlo quanto prima perchè nulla si ripeta, uguale a se stesso, qui, a pochi passi da un comune che produce l' 1%  del PIL nazionale e che per un po' di acqua è andato sotto, ha visto case sfollate, l'autostrada chiusa per due giorni, e purtroppo addirittura famiglie straziate dal lutto.
E altrimenti....
la gente in piazza, o sotto le case dei governanti, e di quelli che han governato in passato. A chiedere conto prima, le dimissioni poi, che gli stessi errori non si ripetano, e che si faccia subito quel che serve...
invece nemmeno i TG nazionali a parlarne...censura solita.
Il Presidente della regione che giustifica tutto dicendo che era una quantità d'acqua  imprevedibile...( come se la natura dovesse essere prevedibile, o come se un paio di millenni di tecniche costruttive ed esperienze idrogeologiche non fossero disponibili ai tecnici...)
Che PENA...
Gli italiani così codardi..
Qui dove la LEGA NORD, dopo pochi anni di governo territoriale già dimostra che ha finito ogni forza propulsiva, ogni spinta pragmatica e fattiva, e si è accomodata al tavolo dei governanti e tra un piatto e l'altro si alza, va alla finestra, saluta il popolino, inidividua qualche nemico da additare, impreca, reinventa pezzi di storia, poi torna a sedersi, ed a riempirsi la pancia.
Intanto le strade scoppiano, il lavoro si volatilizza, nessuna politica che miri al futuro, la classe media che sparisce, e se un giorno piove c'è il rischio che l'acqua ti entra in casa...
I figli che aspirano a diventar delfini, le opere necessarie che spariscono dietro ad annunci e conferenze, l'asservimento totale ai signori del cemento, il taglio  di ogni servizio, i primi che si fanno beccare con le mani nella marmellata, l'informazione che censura per non imbarazzare, il ricattino di un governo impresentabile...la vecchia DC, in verde e senza alcun senso dello stato e della decenza.
Mi spiace per chi ci ha creduto con ignoranza e fede da ultras, e mi spiace che ci vorranno altri dieci anni perchè la maggior parte dei "credenti" si svegli dall'ennesima illusione. E intanto strizzano il moccio e riempiono il secchio, smuovono il fango in cui lo stanno lasciando affondare giorno dopo giorno dopo giorno, e anche se sono ricchi lavorano, lavorano, lavorano, fino a notte fonda, quando potranno chiudersi in casa e godersi, senza dirlo a nessuno, il loro lutto privato.

03 novembre 2010