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30 aprile 2011

Frederic Beigbeder - £ 26.900 (2)

...Io interrompo i vostri film per imporre i miei loghi e mi pagano le vacanze a Saint Barth o a Lamu o a Phuker o a Lascabanes (Quercy). Ritrito i miei slogan nei vostri giornali preferiti e mi offrono una casa in Provenza o un castello del Perigord , una villa in Corsica o una masseria in Ardèche, un palazzo in Marocco, un catamarano alle Antille o uno yacht a Saint. Tropez. Io sono dappertutto. Non mi sfuggirete. Dovunque posiate i vostri occhi, troneggia la mia pubblicità. Vi proibisco di annoiarvi. Vi impedisco di pensare. Il terrorismo della novità mi serve a vendere il vuoto. Per stare sulla cresta dell’onda, sotto deve esserci il vuoto ( chiedete ai surfisti di Lacanau o a quelli di internet). Io stabilisco cos’è Vero, cos’è Bello, cos’è Bene. Io scritturo le modelle che vi faranno arrapare fra sei mesi. A forza di stamparle sui manifesti, voi le battezzerete top model; le mie ragazzine metteranno in crisi qualsiasi donna al di sopra dei 14 anni. Voi idolatrate le mie scelte. Quest’inverno bisognerà avere le tette più su delle spalle e la topa spopolata. Più io gioco con il vostro subconscio, più voi mi obbedite. Se osanno uno yogurt sui muri della vostra città, vi garantisco che andrete a comprarvelo. Crederete di possedere il libero arbitrio, ma un giorno o l’altro riconoscerete il mio prodotto negli scaffali di un supermercato e lo acquisterete, così, tanto per assaggiarlo, credetemi, conosco il mio mestiere.

Mmmmm, è bellissimo penetrarvi nel cervello. Godo nel vostro emisfero destro. Il vostro desiderio non vi appartiene più: io vi impongo il mio. Vi proibisco di desiderare a caso. Il vostro desiderio è il risultato di un investimento calcolato in miliardi di euro. Sono io che decido oggi quello che voi vorrete domani.

…Non è assurdo vedere fino a che punto tutti sembrino trovare normale questa situazione? Mi disgustate, miserabili schiavi di ogni mio più piccolo capriccio. Perché mi avete lasciato diventare il Re del mondo? Vorrei svelare questo mistero: come, all’apice di un’epoca cinica, la pubblicità è stata incoronata Imperatrice. Nessun pazzo irresponsabile è mai stato tanto potente da duemila anni a questa parte.

29 aprile 2011

Frederic Beigbeder - £ 26.900 (1)

...
Tutto è provvisorio: l’amore, l’arte, il pianeta Terra, voi io. La morte è talmente ineluttabile che coglie tutti di sorpresa. Come sapere se questo giorno è l’ultimo? Crediamo sempre di avere tempo. E poi, di colpo, puf, non ci siamo più fine del tempo regolamentare. La morte è l’unico appuntamento sul vostro organizer.

Mi chiamo Octave e mi vesto da APC. Sono un pubblicitario: ebbene si, inquino l’universo. Io sono quello che vi vende tutta quella merda. Quello che vi fa sognare cose che non avrete mai. Cielo sempre blu, ragazze sempre belle, una felicità perfetta, ritoccata con Photoshop. Immagini leccate, musiche nel vento. Quando, a forza di risparmi, voi riuscirete a pagarvi l’auto dei vostri sogni, quella che ho lanciato nella mia ultima campagna, io l’avrò già fatta passare di moda. Sarò già tre tendenze più avanti riuscendo così a farvi sentire sempre insoddisfatti. Il Glamour è il paese dove non si arriva mai. Io vi drogo di novità e il vantaggio della novità è che non resta mai nuova. C’è sempre una novità più nuova che fa invecchiare la precedente. Farvi sbavare è la mia missione. Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perché la gente felice non consuma.

La vostra sofferenza dopa il commercio. Nel nostro gergo l’abbiamo battezzata “frustrazione post-acquisto”. Non potete stare senza un prodotto, ma non appena lo possedete, dovete averne un altro. L’edonismo non è un umanismo: è un cash-flow. Il suo motto? “Spendo dunque sono”. Ma per creare bisogni si devono stimolare la gelosia, il dolore, l’insoddisfazione; sono queste le mie munizioni. E il mio bersaglio siete voi.

Passo la vita a mentirvi e vengo lautamente ricompensato. Guadagno 13.000 euro al mese (senza contare la nota spese, auto di servizio, stock-option e golden share). L’euro è stato inventato per rendere di tre zeri meno indecenti i salari dei ricchi. Ne conoscete molti che guadagnino 13.000 euro al mese alla mia età? Io vi strumentalizzo e in cambio mi rifilano la nuova Mercedes SLK…

24 aprile 2011

Smanicate furiose: Hallowed be thy name - FUORI TUTTO!


 Sia Santificato Il Tuo Nome


Io attendo nella mia fredda cella quando la campana comincia a rintoccare
Riflettendo la mia vita passata e non c’è molto tempo
Alle 5 in punto loro m portano al patibolo
La sabbia del tempo per me sta correndo lentamente
Sta correndo lentamente
Quando il prete viene a leggermi gli ultimi riti
Io do uno sguardo attraverso le sbarre verso l’ultima vista
Di un mondo che per me è molto sbagliato

Può essere lì come una sorta di errore
Difficile fermare il sormontante terrore (il sormontare del terrore)
È realmente la fine non qualche pazzo sogno

Qualcuno per favore mi dica che sto sognando
Non è così facile fermare il grido
Io provo a parlare ma le parole mi sfuggono
Verso lacrime ma perché sto piangendo?

Dopo tutto io non ho paura di morire
Non credo che questa sia mai una fine
Mentre le guardie mi portano fuori nel cortile
Qualcuno mi chiama da una cella “Dio sia con te!”
Se c’è un Dio allora perché mi lascia morire?
Mentre cammino tutta la mia vita mi precede (si trascina innanzi a me)
E sebbene la fine sia vicina io non mi scuso
Acchiappola mia anima che vorrebbe volar via
Correggo (marchio, firmo) le mie parole mi piacerebbe credere che la mia anima viva
Per cortesia non preoccuparti ora che devo andare
Io devo andare al di là (oltre) per vedere la verità
Quando sai che il tuo tempo è chiuso nella mano
Forse allora inizierai a capire
Sotto sotto la vita è proprio una strana illusione
Ye! Yey! Yeah!
Sia santificato il tuo nome!
Ye! Yey! Yeah!
Sia santificato il tuo nome!

20 aprile 2011

In quattro parole.. Vasco Rossi


Chi ci mette ancora la faccia...solo lui...e basta...grandissimo!

14 aprile 2011

Tristezza Italia

Per quelli che non han votato quelli che ieri hanno votato quella legge invotabile

12 aprile 2011

La verità su Kerry e ciò che resta di noi - Olive Kitteridge di Elizabeth Strout


tratto da Olive Kitteridge di Elizabeth Strout

Non è più una bella giornata di aprile. Il vento da nord-est che soffia contro il fianco della casa di Bonnie ha portato con sè le nuvole, ed ora un cielo grigio come a Novembre incombe sulla baia e sui cupi scogli frustati incessantemente dall'acqua, che fa turbinare le acque lasciandole sospese in ciocche aggrovigliate sui massi più alti. Lontano, fino alla punta, la costa rocciosa appare spoglia come se fosse inverno, e solo i pini e i sottili abeti sono ammantati di verde scuro, perchè è di gran lunga troppo presto perchè spuntino le foglie; anche vicino alla casa la forstizia ha solo i boccioli.
Mentre cerca Marlene, Olive Kitteridge calpesta...
 

06 aprile 2011

Il conto - conversazioni surreali

Ti siedi ad un tavolino qualsiasi, a goderti le prime luci soffuse che annunciano la sera, l'aria tiepida, il libro nuovo che hai aspettato tutto il giorno di poter iniziare.
Ordini un aperitivo sobrio, ma denso.
Il traffico è lontano, e comunque lento, stanco.
Le mura antiche ti guardano da una trentina di metri. Giorgione ti da quasi le spalle, bianche spalle, marmoree spalle.
Loro arrivano quando i tuoi occhi sono al punto a capo, penultima riga in fondo pagina.
Giovani. Molto giovani. Insicure. Atteggiate. Una dietro l'altra si siedono al tavolino a fianco del tuo.
La leader, una ragazzina magra e ben curata come se ne vedono mille, si siede spalle alla piazza ed a favore dei portici ove qualcuno la può scorgere, e salutare, e lei può fare altrettanto, e bearsi della sua fresca maturità raggiunta. La chiamerò Suamagrezza.
A lei si associa l'altra, grassottella, riccioluta, con negli occhi l'ansia di inseguire le perfezioni artificiali che attraverso le sue compagne la sfiorano, ma non l'attraversano. La chiamerò Cespugliorozzo, in omaggio ai suoi capelli.
Hanno tutta la vita per trovare forma, bellezza, tranquillità. Lo sai, hai ascoltato centinaia di amiche come loro, ai tuoi tempi, che tutti scartavano e che poi sono fiorite. Va bene così.
Allora leggi. Ogni tanto ti fermi, ti guardi intorno, stai pur sempre attendendo la beata compagnia di una persona a te gradita. Allora la loro voce, accompagnato dal fumo delle appena accese sigarette, ti raggiunge.
Arriva il cameriere.
Suamagrezza - tu cosa ordini?
Cespugliorozzo - non so, tu? ( inseguendo)
Suamagrezza - Guarda, io qualcosa di analcolico. ( sfibrata)
Cespugliorozzo - beh, si potrebbe. ( indecisa oltre il limite umano)
Suamagrezza- Non so, non reggo più l'alcol. Non reggo più l'alcol da quando ho preso la patente.
Cespugliorozzo - sarà l'età.
Suamagrezza - eh, prima invece...
Cespugliorozzo - ma è difficile prendere la patente?

Ma prima de che? ti dici prima di tornare al tuo libro.
Dopo un po' guardi l'ora, chiedendoti come mai questo strano ritardo.
Suamagrezza - Guarda, non so cos'abbia mio padre.
Cespugliorozzo - Cosa?
Suamgrezza - ha tutta sta fissa per le crociere.
Cespugliorozzo- che figo! ( inseguendo l'irraggiungibile)
Suamagrezza - Si, ma non sai cosa ha combinato l'ultima volta che è andato.
Cespugliorozzo - Cosa? ( curiosità indifendibile e coatta)
Suamagrezza- S'è comrpato tutte le robe di Prada, ha la fissa di Prada, e quando è tornato ha buttato via tutto.
Cespugliorozzo- che pazzo.

Ti allontani un po', trascini il tavolino sul pavè, la sedia e tutto.
Bevi. Non hai lo stomaco per digerire certe tristezze, lo sai.
Ma loro continuano.
Cespugliorozzo- devo studiare, domani c'è compito in classe.
Suamagrezza - e come sei messa?
Cespugliorozzo - ne so zero.
Suamagrezza - Ieri mentre guardavo l'isola mi son fatta tradurre da un amico un testo di inglese. Che delusione l'Isola. Mandavo sti sms e lui mi rispondeva subito subito. ( lasciando trapelare che lui ne vorrebbe a mille da lei ma lei non si concederà mai)
Cespugliorozzo- beh, potresti darmi il numero del tuo amico, così gli invio le domande del compito, domani. ( finto speranzosa)
Suamagrezza- E come va a scuola?( non darà mai un numero a nessuno)
Cespugliorozzo - Il primo Quadri un disastro, avevo 5 materie sotto.
Suamagrezza - E adesso ( con la voce di chi ha solo sette e otto)?
Cespugliorozzo - sono migliorata.
Suamagrezza - cioè?
Cespugliorozzo - Per dirti, prima avevo matematica con il 3. ( non mi chiedere altro, ti prego)
Suamagrezza - e adesso?
Cespugliorozzo - Adesso ce l'ho con il 4.

Ti concentri con tutte le forze sul tuo libro. Non resta altro da fare.
Ma non tacciono.

Suamagrezza- stase potremmo uscire con i ragazzi.
Cespugliorozzo - magari
Suamagrezza- c'è un fico, un tipo proprio fico.
Cespugliorozzo - bello.
Suamagrezza - Si chiama Marco
Cespugliorozzo - Non ci posso credere!! Marco è il mio nome preferito. io scrivo Marco dappertutto...

Allora non ti resta altro che ammettere a te stesso che tipe così non le avevi consolate mai, ai tuoi tempi, e che la questione insicurezza-età-maturazione- non spiega mica il vuoto che senti agitarsi intorno, e allontanarti in fretta, chiudere il libro, alzarti, cercare il cameriere, e dire le fatidiche parole:
Il conto.