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31 maggio 2011

Speciale elezioni /2

Letter from Italy


Basta Bunga Bunga


Have Italians had enough of Silvio Berlusconi—and the culture he embodies?
by Ariel Levy


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Rubygate, as everyone calls the scandal, has grown progressively more lurid. Two of Berlusconi’s friends, Emilio Fede—the host of the television show “TG4,” which airs on one of the three networks Berlusconi owns—and the entertainment agent Dario (Lele) Mora, are charged with running a prostitution ring to meet the Prime Minister’s elaborate erotic expectations, with help from Nicole Minetti, a twenty-six-year-old former dental hygienist, showgirl, and, possibly, lover of Berlusconi’s. (All three have pleaded not guilty.) For months, the prosecutor’s office in Milan had been wiretapping phones used by Berlusconi and his associates, and the twenty thousand pages of documents pertaining to Rubygate have been leaking out in Italian newspapers. The picture that has emerged is of an aging emperor, surrounded by a harem of nubile women paid to ornament his dinner table, boost his ego, and dance around in their underpants. Berlusconi is Italy’s waning Hugh Hefner, alternately reviled and admired for his loyalty to his own appetites—except that he’s supposed to be running the country.
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Read more http://www.newyorker.com/reporting/2011/06/06/110606fa_fact_levy#ixzz1NwJKwswK

16 maggio 2011

Speciale Elezioni

Vinceranno tutti,

perderanno gli altri,

poi i mass-media cominceranno a far soffiare un vento forte,

e scurdamoce u passato

 

 

03 maggio 2011

Allusioni pubblicitarie

Il segreto della mia pelle....Io INGOIO

02 maggio 2011

Frederic Beigbeder - £ 26.900 (3)

...Vorrei piantare tutto, andarmene con il malloppo, portando con me droga e puttane su una cazzo di isola deserta. (Starei tutto il giorno a menarmi l’uccello guardando Soraya e Tamara farsi ditalini), Ma non ho le palle per dimettermi. Ecco perché scrivo questo libro. Il licenziamento mi permetterà di evadere da questa prigione dorata. Sono nocivo, fermatemi prima che sia troppo tardi, per pietà! Sganciatemi 100 milioni e sparisco, promesso. Cosa ci posso fare se l’umanità ha scelto di sostituire Dio con prodotti di largo consumo?

Sorrido, perché può anche accadere che all’uscita di questo libro, anziché buttarmi fuori a calci in culo, mi rifilino un aumento. Nel mondo che vado a descrivervi, la critica è digerita, l’insolenza incoraggiata, la delazione remunerata, la contesa organizzata. Presto verrà conferito un Nobel per la provocazione e io sarò un candidato difficile da battere. La rivolata far parte del gioco. Le dittature del passato temevano la libertà d’espressione, censuravano la contestazione, rinchiudevano gli scrittori, bruciavano i libri controversi. Nei tempi dei brutti autodafé permettevano di distinguere i buoni dai cattivi. Il totalitarismo pubblicitario è ben più subdolo. È un fascismo che ha imparato la lezione dai fiaschi precedenti (Berlino 1945 e Berlino 1989: ora che ci penso, perché tutte le barbarie sono morte nella stessa città?).

Per ridurre l’umanità in schiavitù, la pubblicità ha scelto la linea morbida, la persuasione. Viviamo nel primo sistema di dominio dell’uomo sull’uomo contro il quale perfino la libertà è impotente. Anzi, questo sistema punta tutto sulla libertà, è questa la sua più grande trovata. Le critiche servono solo a dargli più risalto, i pamphlet a rafforzare l’illusione della sua melliflua tolleranza. Vi sottomettete con eleganza. Tutto è permesso, nessuno viene a malmenarti se fai casino. Il sistema ha raggiunto il suo scopo: anche la disobbedienza è diventata una forma di obbedienza.

I nostri destini stroncati vengono graziosamente impaginati. Proprio voi, che state leggendo questo libro, scommetto che vi dite: “Carino, questo pubblicitario che sputa nel piatto dove mangia, ma dai, su che ci sei dentro quanto gli altri, pagherai i tuoi tributi come tutti”. Non c’è modo di venirne fuori. È tutto sprangato, con il sorriso sulle labbra. Vi bloccano con crediti da rimborsare, mensilità, affitti da pagare. Avete qualche scrupolo? Milioni di disoccupati là fuori aspettano solo che lasciate libero il posto. Potete prendervela finché volete, Churchill ha già dato la risposta, affermando “E’ il sistema peggiore a eccezione di tutti gli altri”. Non ci ha ingannati. Non ha detto il sistema migliore. Ha detto il peggiore.