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07 ottobre 2010

Vasco Forever

Bologna, Futurstation, Sabato 2 ottobre 2010.

Come Quando Uno Ti Prende Per Mano E Tu Chiudi Gli Occhi E Lui Ti Porta A Casa, Da Lontanissimo Tipo, Lungo Strade Che Intuisci Ma Non Conosci, Dritto Come Un Siluro, A Casa, E Quando Sei Arrivato Riapri Gli Occhi e Riconosci Che Ogni Cosa è Al Suo Posto, finalmente, E Anche Tu lo Sei, per un po’, comodo, A Casa TuA.
Come Uno Che Ti Viene A Beccare Nel Mezzo Della Siberia, o Di Un Posto In Cui Sei Finito E di Cui Non Hai Che Una Vaga Idea, Anche Se Li Si Consuma La Tua Vita, e Lui Allunga Una Mano, E Tu La Afferri, Ti Dice Chiudi Gli Occhi, E Tu Li Chiudi, E Passo Dopo Passo, Ti Riporta A Casa, Ovunque Sia Casa, Per Te.
Al Centro Di Te.
Come uno che comincia il concerto con Un gran bel film, e un passo alla volta, Deviazioni, Anima Fragile, Senza Parole, Un Senso, Stupendo, Deviazioni, Sally acustica, Occhi Blu, Io Perderò, Albachiara, Bollicine, Gli Angeli, Hai ragione Tu, Non siamo mica gli americani, La nostra relazione, ti riporta a Casa.
Lui in formissima, la band devastante, il palco meraviglioso.
Non sono mai stato obbiettivo con Vasco, gli devo troppo, lo so, ma 26 anni di ascolto, 18 di concerti, e mi stupisce sempre, mi rapisce ancora, poi ci sono gli amiciimborghesitidelcazzochestanliacommentareildeclinodelloroidologiovanile, ma l’obbiettività non è un valore quando si parla di Rock & Roll, anzi, se suona bene c’è solo da lasciarla suonare, e godere, secondo me.
Vasco Forever!!!!

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